LA STORIA DELLA PROVINCIA DI C R O T O N E
ELEFTHERIOS DIAMANTARAS
Studioso – Ricercatore della
Storia e di Filosofia
Egregi lettori della Provincia Krotonese,
Mi sento il desiderio di comunicare con Voi e di ringraziare il Direttore Antonio Carella del sinonimo giornale per l’ospitalità, che mi ha offerto durante gli ultimi giorni, quanto con 50 Greci abbiamo visitato tutta la Magna Grecia.
In più gli egregi cittadini di Krotone Corrado Cosentino, Ernesto Bertonotti ed il Preside del Ginnasio – Liceo classico di PITAGORA di Krotone Emmanuele Esposito per l’assistenza che ci hanno offerto durante questa visita – pellegrinaggio alle Terre Sante dell’Italia sud e della Sicilia, presentando un breve riassunto della storia di sopraddetta molto importante per tutta l’umanità Provincia.
La provincia di Krotone, di recente istruzione, si affaccia sul mar Ionio e comprende località turistiche quali Isola di Capo Rizzato, le Castella, Girò Marina, Capo Colona.
Fondata secondo gli antichi scrittori Tra il 740 ed il 712 a.c. da Acheo Myskelos come una colonia d’Achei nel periodo della guerra di Messenica, in località posta tra il fiume Essaro ed il promontorio Macinio, fu una delle città più importanti della Magna Grecia. La legenda ma anche la storia tramanda tre versioni dei fatti, secondo la prima, il sito ha preso questo nome da mitico Kroton, eroe mitologico (che fanno riferimento molto antichi scrittori, ucciso per errore da Ercole che, compiute le solenni onoranze funebri, predisse che in quel luogo sarebbe sorta una città denominata col nome dell’amico.
Krotone secondo la teoria riportata da Stradone e dal padre della storia Erodoto, sarebbe stata fondata dal ricco Acheo Miscello da Ripe, per secondo dell’oracolo di Delfi. Un’ultima storia narra infine che alcuni guerrieri Greci, reduci dalla distrutta Troia, approdarono a questi lidi dalle loro donne, che attratte dall’amenità dei luoghi appiccarono alle navi per impedire il ritorno, e si stabilirono in questa terra dove fondarono Krotone (questo riferimento di storia è più valido, per conto mio, per la fondazione di Roma, vedete il giornale: la Provincia Krotonese di 18 Aprile 2008 che ho scritto per il segreto nome di Roma).
Intorno al VI secolo, come polis vera Ellenica, viene un periodo politico e culturale molto intenso. Da un lato le lotte di classe dei contadini contro l’oligarchia dei proprietari, dal altro la nascita di una famosissima scuola Greca dove si formarono Alcmeone e democede che trasformò la medicina ad una reale scienza, perché fino ad allora era basata sulla magia e sulla superstizione. Importantissima fu poi la presenza di Pitagora, uno tra dei più grandi filosofi Presocratici, e della sua scuola che introdusse, fra l’altro, l’altissima filosofica - religione congiunta alla credenza nella metempsicosi o trasmigrazione delle anime. Sempre in questi anni fu fondata la famosa scuola Atletica che ospitò validissimi atleti. Uno di questi Milone ( fratello della Teano moglie di Pitagora), secondo i riferimenti degli antichi scrittori, parti dalla polis Ionica con dosso un vitello di quattro anni che trasportò fino ad Olympia dove stravince i giochi Olimpici tre volte in seguito.
Le continue lotte con i paesi limitrofi, la ripresa delle tendenze democratiche e la crescita dell’opposizione aristocratica culminarono in una sanguinosa rivolta guidata da Filone, (che non era ha messo alla scuola Pitagorica nominata Omacoion), in cui molti studiosi e la maggior parte degli insegnanti pitagorici), furono trucidati. La scuola fu incendiata e lo stesso Pitagora fu costretto a riparare a Metaponto, (altri storici raccontano che era trucidato anche lui).
Inizio cosi un periodo di decadenza che determinò al incirca del 511 a.C. l’assoggettamento da parte di Dionisio, tiranno di Siracusa, e nel 277 la presa di possesso da parte dei Romani, che la tennero fino alla caduta dell’impero Occidentale. Interessante è ricordare che qui, al tempo della seconda guerra Punica, Annibale stanziò i suoi accampamenti invernali per tre anni fino séimbarcò per Africa nel 203 a.C.
Il Medioevo fu caratterizzato dalla denominazione Bizantina (era Tema in pratica Regione Bizantina), dall’invasione Longobarda e dalle incursioni Saracene, e dal governo di Normanni, Svedesi e Aragonesi che la concessero a Ruffo di Catanzaro. Carlo V dei Borboni concesse ampi privilegi ma le lotte politiche e la malaria ed infine la rivolta popolare antifrancese del 1806 nota come Vandea Italiana che coinvolse quasi tutti i paesi della provincia con conseguenti massacri, la indebolirono notevolmente privandola d’uomini e mezzi.
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Durante Il Risorgimento non si segnalò per particolari movimenti, ma indicativo fu lo sbarco e la cattura ivi avvenuta dei Fratelli Bandiera (Carbonari e Massoni) che erano fucilati insieme con altri compagni).
Durante il fascismo furono potenziate le infrastrutture e tra gli anni cinquanta e settanta visse come il resto d’Italia il boom economico. Negli anni ottanta vi fu una fase di stasi nel processo d’industrializzazione e solo nel 1994 fu elevata a capoluogo della storica Provincia.